quì dovrebbe esserci una foto
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[ 17/12/2009 - giovedì ]

Ma chi sono?

Mi faccio chiamare eko ma va bene anche Claudio, Massimo o Riccardo e sono evidentemente un vecchio rimbambito, che invece di portare a spasso il cane o peggio, andare a giocare a bocce con i miei coetanei, preferisco dedicarmi a ricordare le storie che vivo e ho vissuto durante la mia esistenza, allargando la partecipazione alle persone che mi sono vicine tra a amici e parenti. quì arriva una foto Ma siccome non sono molto versato nella scrittura dei testi, preferisco fare uso delle molte fotografie che ho sempre realizzato fin da quando il buon Ferruccio, mettendomi nelle mani una vecchia fotocamera russa Zenit 500, mi ordinò un giorno di dedicarmi alla ripresa delle foto di scena, durante la realizzazione di filmati pubblicitari.
So che molti colleghi, si dedicano alla osservazione delle ruspe a lavoro e alla visita nei cantieri, ma questo è proprio uno sport che non mi piace.

Questo esercizio, non è generalmente indirizzato hai casuali visitatori di questo blog, ma è a prevalente uso degli amici e parenti che condividono con me questo spazio.

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Considerando la scarsa qualità e durata nel tempo dei supporti informatici di archiviazione di massa, ho raggiunto la convinzione, che i server professionali siano lo strumento che attualmente garantiscono la migliore conservazione dei dati.
Infatti, gli archivi in questione sono tenuti costantemente aggiornati e in perfetta efficienza, da parte dei provider che forniscono tale servizio.
Pertanto è mio intento utilizzare questo spazio come un´archivio storico: personale; dei miei famigliari; dei miei amici più cari.
La moderna tecnologia, ci fornisce il grande vantaggio di rendere sempre fruibile il materiale, da parte di tutti, anche lontani dal luogo dove è stato archiviato.
Così si tengono facilmente i contatti con parenti e amici sparsi per il mondo.
Ecco perchè ho realizzato questo sito prevalentemente fatto di immagini, per tenere insieme i componenti della famiglia che vede: un fratello che viive alle Baleari, una nipote che vive a Parigi, un´altro nipote che vive negli Stati Uniti e tanti amici sparsi per l´Italia e il mondo.

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Ma veniamo all´organizzazione di questo sito:

Naturalmente il mio vero nome è un´altro, ma visto che un nome vale l´altro mi piaccio di chiamarmi eko, nome corto, ma sopratutto scritto tutto in lettere minuscole.
Attenendomi rigorosamente alla logica che accompagna la mia costruzione mentale (equiparabile ad un cervello elettromeccanico del 1941 circa), racconterò le storie che mi hanno visto protagonista diretto o indiretto, evitando accuratamente di seguire una sequenza temporale, e sopra tutto, evitando ogni possibile riferimento a fatti e persone che possa procurare nocumento di alcun genere.
L´obiettivo che mi pongo, è semplicemente quello di imparare ad usare i linguaggi di editing ipertestuale, con l´unico intento di far funzionare il cervello; cercando così, di tenere il più lontano possibile, quelle malattie che colpiscono generalmente i soggetti aggrediti dalla vecchiaia.
Spero pertanto, che a nessuno venga in mente di mettersi a giudicare o peggio, si metta a criticare distruttivamente questo lavoro.
Volutamente ho preferito non darle la struttura di un blog vero e proprio, per non vincolare nessuno a lasciare propri dati, non ritenendo opportuni i giudizi di quelli che di sicuro avranno da criticare per mettere in risalto la loro competenza informatica, che è sicuramente superiore alla mia.

Auspico allora che chi voglia approcciarsi a questo sito, sia dotato di ironia e di una buona dose di sano umorismo.

Tanti sono gli uomini, tante sono le opinioni:
ognuno ha il suo modo di pensare e di vivere.
[Publio Terenzio Afro; 190 a.C.

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